CAMMINO IL RESPIRO DEL BOSCO
“Le
cose di ogni giorno
raccontano segreti
a chi le sa
guardare
ed ascoltare.”
Sono i primi quattro versi di Ci
vuole un fiore, celebre canzone di Sergio Endrigo, con testo di
Gianni Rodari.
Perché ripartire proprio da qui, da queste
parole semplici, imparate durante l’infanzia, e divenute ormai
simbolo di un pensiero ecologico profondo?
Pensiamo che, per ascoltare il Respiro del Bosco — nome che abbiamo dato al nostro cammino del prossimo 26 luglio — abbiamo bisogno di usare, quasi come un mantra, le parole citate: come fossero i termini di una formula magica, capace di riportare i nostri sensi a uno stato primordiale, che ci permetta di percepire quel “respiro” di una comunità di esseri viventi e non viventi, che chiamiamo bosco.
Il professore Paolo Pecere ci ricorda che “la scoperta di una cura del mondo, una nuova definizione dell’ecologia, quella «scienza magnifica che è diventata triste», ha bisogno di una visione del futuro che immagini altri modi di percepire la natura, e di un recupero della nostra memoria biologica che ci faccia avvertire l’unione indissolubile, vivente, organica e inorganica di tutto ciò che esiste sulla Terra”.
Pertanto, se la scienza ci dice che le piante, gli alberi e gli animali di un bosco respirano, questo respiro può essere silente al nostro udito ma, allo stesso tempo, può comunque essere avvertito.
Papa Francesco ci indica, nella Lettera Enciclica Laudato si’, attraverso le parole di ʿAlī al-Khawwāṣ — maestro spirituale sufi — che “non c’è nessuno come il poeta per parlare degli alberi”, poiché c’è un mistero da contemplare nel “vento che soffia, gli alberi che si flettono, l’acqua che scorre, le mosche che ronzano, le porte che cigolano, il canto degli uccelli, il suono delle corde o dei flauti, il sospiro dei malati, il gemito degli afflitti”.
La nostra esperienza non ha
l’ambizione di trasformare i camminatori in poeti o asceti, ma
quantomeno quella di accorciare la distanza che esiste tra il mondo
artificiale delle nostre vite e quello naturale, che è a due passi
dalle nostre case.
Magari porteremo un abbraccio simbolico a
un’antica quercia, e ci meraviglieremo tutti insieme di quanta
bellezza possa donarci un bosco di notte.
🌿 Il cammino “Il Respiro del Bosco”
Organizzato e curato da Officina Didattica in Natura, il cammino è parte del programma della mostra fotografica Rovine di Puglia, a cura di SUN – Spazi Urbani Nascenti.
📍 Partenza al calar del sole
dalla seicentesca Masseria Coltura, per giungere nel
cuore del Bosco degli Scaracci, passando per la
storica Masseria Scaracci (XIX sec.).
🌌
Saremo guidati da Stefano Bello, guida ambientale,
in un viaggio sensoriale tra suoni, profumi e storie di
biodiversità.
🌳 Tappa speciale alla Quercia da
sughero Monumentale, immersa nel cuore del bosco.
🍷 Al rientro, ci attenderanno stand enogastronomici: sarà possibile acquistare la cena e gustarla sotto le stelle, tra sapori autentici e racconti condivisi.
🌿 Evento ispirato agli Obiettivi dell’Agenda 2030:
✔ Goal 4 – Istruzione di qualità
✔ Goal 11 – Città e comunità sostenibili
✔ Goal 12 – Consumo e produzione responsabili
✔ Goal 13 – Lotta contro il cambiamento climatico
✔ Goal 15 – Vita sulla Terra
✔ Goal 16 – Pace, Giustizia e Istituzioni solide
🎒 Cosa portare
Scarpe da trekking o da ginnastica
Pantaloni lunghi
Borraccia
Spray repellente
Torcia (meglio se frontale)
Voglia di lasciarsi sorprendere dal buio
💶 Contributo
5€ per i soci
15€ per i non soci
Gratuito per i minori accompagnati
📌 Prenotazione
obbligatoria entro le ore 20:00 del 23 luglio
📲
Info & prenotazioni: WhatsApp +39 340 3660696
📝
Modulo iscrizione: https://forms.gle/YSST7dweKUAfQuZ19
📍
Orario e punto d’incontro: ore 19:00 presso Masseria
Coltura
Famiglia, amici, natura, poesia, scoperta. Tutto
in un cammino, tutto in un respiro.
Ti aspettiamo nel bosco. 🌲✨
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